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Proposta di un poeta: Charles Simic (1938)

Dalla  ex Jugoslavia,  terra in cui si sono incrociate  varie  culture ed etnie  (sino purtroppo al  recente  furibondo conflitto,  che  un mio amico serbo ricorda come  " la guerra civile") sono  davvero sorti dei gran bei poeti  che, per vari motivi,  noi non conosciamo affatto; non  ultimo, anche per una questione linguistica. Propongo Charles  Simic, da svariati anni residente  in USA, insegnante universitario di letteratura angloamericana. Negli USA Simic ha  meritato numerosi riconoscimenti letterari, in particolare il premio Pulitzer per le prose poetiche di The world Doesn't End, pubblicare in Italia come  " Il mondo non  finisce", Donzelli Edtore Roma 2009.
Le opere che seguono, le ho  tratte dalla  raccolta " Il titolo".  Ed. L'obliquo, 2007, trad. Damiano Abeni.
 
PAROLE  D'AMORE
 
La verità è che siamo più vicini all' Eden
ogni volta che ci sdraiamo.
Se non mi credete , guardate il gatto
arrovesciato zampe all'aria.
 
Un mattino  di sole dopo la tempesta
è un invito ulteriore al paradiso.
Così siamo saltati giù dal letto insieme
con ogni intenzione di  vestirci in fretta,
 
ma finendo a trastullarci nudi
scambiandoci piccoli baci
e bisbigliando parole d'amore
mente adagio riguadagnavamo  il letto.
 
 
ZIA LATTUGA
 
Zia lattuga, voglio  spiarti  sotto la gonna.
 
 
BLUES DI UN MATTINO  DI NEVE
 
Il  traduttore  è uno che legge a fondo.
Porta occhiali  spessi 
quando scruta dalla finestra
i campi innevati e i cespugli
che sono come  fogli
coperti di  rapidi sgorbi
in una lingua che conosce quanto basta,
senza saperne  neanche  una parola,
 
solo ciò che discernono gli occhi,
e che il cuore intuisce dal  suo idioma.
Che silenzio adesso, nemmeno il flebile
frusciare di una pagina che viene voltata
in un vocabolario bianco e senza parole
perchè  il traduttore se ne serva
prima  che ogni parola  che  vi si trova
si oscuri  via  via nel buio che viene.
 
( C. Simic)
 
 

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