Scritto da © ferdigiordano - Ven, 23/12/2011 - 10:20
Diversamente il muro risuona: ora
escogitando un urto di tepore, più tardi
da come rimbomba il bianco
su cui rimbalza il vento.
C'è un mondo che ti appartiene
sui due piedi: vivi
frequentandolo a memoria
se non ti è possibile corrergli incontro.
Quel che angustia delle tracce è il loro frontespizio:
camminano in avanti, finché non si fermano,
senza poterci precedere; quindi il tuo pensiero sia
l'avanguardia che insidia il tempo e consente
a truppe di nervi di occupare un luogo
senza doverlo conquistare per forza.
Sii ciò che meglio ti farebbbe
essere persona compiuta
tra tanta gente a pezzi.
BUONE FESTE A TUTTI
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