Scritto da © Bruno Amore - Lun, 05/07/2010 - 12:37
faceva italiano e pure latino
una volta era così, alle scuole medie
io ripetente già due volte
anche se non villoso come Mazzinghi
ch'era piccolo, ero troppo alto per l'età
e lei, la Prof delle letterarie
mi teneva gli occhi addosso
con mio gusto grande
da quando mi sorprese
a disegnare un glande.
Disegnavo anche altro
che quello è il tempo che scopri
ogni giorno un movimento
tanta la fantasia scarso il rendimento.
Lei che sorridendo mi tampinava
cercando di veder cosa facessi
un giorno disse, giuro qui morissi
vieni a casa mia ti aiuto a rimediare.
Malizioso o maligno come sei a quell'ora
neppure un memento pensai
facesse davvero quel che disse
vuol far l'amor con me, pensai
e un chiodo nella testa mi si infisse.
Tutta la notte io la rigirai
mica era bella, m'importava assai
ero ingrifato come mai successe
doccia e ghiaccioli non fecero effetto
l'indomani, pensavo, sarò nel suo letto.
Così non chiusi occhio e feci altro
mi lavai sette volte sotto il braccio
profumo e dopobarba tutto a iosa
ero eccitato come quando uno sposa.
Drin...drin...drin
mi sembrò un segnale intelligente
fermo vuoi disturbar tutta la gente
vieni entra siedi, prendi il testo
cominciamo subito, fai presto.
Per rabbia presi tre anche quell'anno
guarda per cosa, mi presi quell'affanno.
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