E' bello pensare che la morte sia semplicemente un rito di passaggio verso un altro dove, se esiste, o comunque in un altro come, molto diverso da quanto conosciamo adesso, qui.
Chissà se, uno dei miei amori passati, alla domanda "Cosa o come ti ricordi della Pimpra?" potrebbe rispondere "E' stata la donna del gusto adulto" piuttosto che "la prima volta che mi sono accorto di lei le ho guardato i piedi. Indossava le Mucchine", o, ancora "Pimpra e le gommose e morbide un'associazione a delinquere" e via andare così, nei ricordi più bizzarri, nelle associazioni più imprevedibili.
Cosa resta di noi? Di tutto quello che siamo stati, dell'energia qui spesa, nel bene e nel male, per cercare di sopravvivere a noi stessi e al mondo.
E l'amore? Quello che siamo stati capaci di dare, quello rubato, quello sprecato, quello fatto fiorire...
Non sarò mai un genitore, in questa vita, perciò non potrò mai sapere se un mio figlio un giorno, mi penserà con intensità con allegria con tristezza perchè me ne sono andata...
In fondo stare qui è un viaggio in questa pazza vita, un tuffo in un mare di stelle che brillano o che ci inghiottiscono come un buco nero.
Chissà di cosa sarà fatta la coda della mia meteora negli occhi di quelli che resteranno qui a guardare...
Amici Cari, sarà la nebbia che attanaglia la città rubando al mare il soffio e, appiattendo le onde, fa emergere pensieri lontani come l'orizzonte, sarà.
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