Scritto da © plissè - Dom, 27/05/2012 - 19:45
Ho camminato
Camminato a lungo
Quella notte
Tra gli abbaglianti di macchine idrofobe
e gas venefici di città oleose
Ho schivato il nerofumo di pensieri assalitori
e gli occhi lividi di uno sconosciuto che mi chiedeva dollari
No, non ho incontrato il Dio di cui mi parli
No, non ho incontrato la vita che facevi
Così sospeso in una notte di buchi neri e cuori infranti
Il vento è un geyser
Il letto scivola su lava liquida
Temperature accese soffiano dall'Africa
Nel frigorifero proliferano pinguini
Caldarroste, di questi tempi, non se ne trovano
Aspetterò che dicembre me ne venda un pò
in un cartoccio di zucchero bruciato
Questa è la stagione delle granite sulla pelle
La stagione
Ci sono le mie fotografie col tuo sorriso
C'è Marte in Venere
e docili appagamenti
che il leone domato intasca senza ruggire
C'è anche l'antilope in gabbia
C'è il banchetto
e imposte rosse di finestre aperte
su un mare azzurro di scogliere viola
Grazie ancora, ancora e ancora
Questo sarà l'ultima volta. Mi ero quasi dimenticata, sapete da quando è morto mio fratello, anche le mie due figlie, 5 e 6 anni, mi chiedono spesso dello zio. Oggi mi sono ritrovata col pc portatile di Roberto. Aveva passione per tutto quello che faceva e la vita gli tintinnava in tasca come monete d'oro. Ho letto quello che avete scritto per lui e vi ringrazio. Ringrazio tutti ancora e ancora. Adesso conserverò il suo pc in un cassetto. Spero che le sue poesie ed i suoi racconti restino su questo sito ancora a lungo. Le mostrerò alle mie figlie, quando cresceranno.
Ho trovato nei suoi appunti una poesia che non ha pubblicato, vorrei dedicarvela da parte sua.
Grazie di tutto e addio.
»
- Blog di plissè
- 1291 letture