Scritto da © Alessandro Moschini - Lun, 25/07/2011 - 14:43
Erano i tuoi ricci
a pungermi il petto
mentre mi entravi dentro
risalendomi da fuori il bacino.
Attimi come calamita e ferro
poli opposti a percorrermi
sopra e sottopelle
ad arrivare
a sconquassarmi lo stomaco
mentre il tuo sesso
mi bagnava il ventre.
Erano i tuoi ricci
da cui scorgevo i tuoi occhi
affacciati sul mio petto
a graffiarmi modellando le ore,
i minuti, i secondi
che prendevano vita e forma
dentro l'alcova.
a pungermi il petto
mentre mi entravi dentro
risalendomi da fuori il bacino.
Attimi come calamita e ferro
poli opposti a percorrermi
sopra e sottopelle
ad arrivare
a sconquassarmi lo stomaco
mentre il tuo sesso
mi bagnava il ventre.
Erano i tuoi ricci
da cui scorgevo i tuoi occhi
affacciati sul mio petto
a graffiarmi modellando le ore,
i minuti, i secondi
che prendevano vita e forma
dentro l'alcova.
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