Scritto da © Franco Pucci - Sab, 30/04/2011 - 16:30
Amore mio avvolto in cineree parole
ho occhi troppo stanchi per scriverti
ho pensieri plumbei appesi al vento
mani incontinenti rapite di anarchia.
Laccio emostatico che blocca il fluire
delle emozioni gelate a fior di labbra
l’amore che ho dato a questa pagina
come deserto arido m’appare alieno.
Vano il mio inseguire di lettere e frasi
ancelle neghittose restie ai miei voleri
manca l’allegria negli occhi in attesa
di leggerti finalmente nelle mie labbra.
Urlerò al vento, parlerò parole attonite
orbo della tua compagnia nei miei voli
ti penserò, poesia d’amore, e tu vivrai
nei riflessi cristallini delle mie lacrime.
Tu, muta poesia.
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