Scritto da © Pinotota - Lun, 25/03/2013 - 20:53
Quel filo teso
a spezzare l'ignoto,
goccia minuta
la pietra scava
come un attimo,
fossile d'eterno.
Uno zampillo di luce
sulla cenere fumante,
un risveglio insperato
su radici dimenticate
e la mia anima ora
è duttile argilla
nelle mani del Vasaio.
Sfavillio di bagliori
rivela il calice
della nuova promessa.
Così dunque mi sento,
aperta zolla alla semina,
ansiosa rete nella pesca,
pagliuzza d'oro
al setaccio nel greto.
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