Scritto da © Piero Lo Iacono - Mer, 30/10/2013 - 20:50
Gli antichi velieri
rimanevano bloccati
per mesi in questi slarghi.
per mesi in questi slarghi.
Zattere molli di alghe.
Letti di mucillagini.
Letti di mucillagini.
Così diventano spesso
le acque del tuo cuore.
Paludi galleggianti.
le acque del tuo cuore.
Paludi galleggianti.
Aprirmi di stupore
nell’abitudine altrui.
Tra i sargassi degli altri.
nell’abitudine altrui.
Tra i sargassi degli altri.
La mia penuria fatta sgomento.
Avanti. Avanti.
Senza spavento di prue.
Non spodestato ai miraggi.
E stare come un gabbiano
senza peso nel vento.
Avanti. Avanti.
Senza spavento di prue.
Non spodestato ai miraggi.
E stare come un gabbiano
senza peso nel vento.
La mia povertà diventata volo.
Un traboccante vuoto m’innerva.
Passo e duro come un colpo
d’artiglio nel pantano.
Un traboccante vuoto m’innerva.
Passo e duro come un colpo
d’artiglio nel pantano.
E se mai vi annegassi
spererei in una corda
da trovare nel fondo
con cui risalire a galla
ferito, stremato,
ma non più indifferente
e meno ordinario.
spererei in una corda
da trovare nel fondo
con cui risalire a galla
ferito, stremato,
ma non più indifferente
e meno ordinario.
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