Scritto da © Piero Lo Iacono - Gio, 08/12/2016 - 13:27
DIAFANE EPIFANIE
Mi illumino in mezzo.
Un’apparizione tra le apparenze.
Colgo rapporti e lontananze
e mi allontano nella scintillazione.
Recano i venti gli amplessi di dei lontani
e di numi propiziatori nel nugolo di richiami a stuolo.
Mi illumino in mezzo.
Un’apparizione tra le apparenze.
Colgo rapporti e lontananze
e mi allontano nella scintillazione.
Recano i venti gli amplessi di dei lontani
e di numi propiziatori nel nugolo di richiami a stuolo.
Spicco l’attimo in attesa di confluenze
e iridescenze tra la sistole dell’ora
e la diastole del diaframma.
L’attimo come una scossa di colibrì.
Stipato e fortuito stupito di stupore.
Il momento durante: un lampo come
l’innamoramento. Un fulmine come
l’ultimo guizzo della candela
nell’istante in cui sta per spegnersi,
non prima né dopo, bagliore che ci dà
una fuggevole visione dell’invisibile.
e iridescenze tra la sistole dell’ora
e la diastole del diaframma.
L’attimo come una scossa di colibrì.
Stipato e fortuito stupito di stupore.
Il momento durante: un lampo come
l’innamoramento. Un fulmine come
l’ultimo guizzo della candela
nell’istante in cui sta per spegnersi,
non prima né dopo, bagliore che ci dà
una fuggevole visione dell’invisibile.
La verità dicono non si concede mai
intera ma in frantumi e intermittenze.
Per scintille sottratte all’abitudine come
sassi di striscio. Grazie a scintillanze
e accorgimenti in ordine sparso. Dentro
spacchi e scorci capaci di improvvisi.
intera ma in frantumi e intermittenze.
Per scintille sottratte all’abitudine come
sassi di striscio. Grazie a scintillanze
e accorgimenti in ordine sparso. Dentro
spacchi e scorci capaci di improvvisi.
Ci sono epifanie come la mela di
Newton. Irraggiamenti dell’oggetto
veduto, fulminanti irradiazioni come
scariche elettriche in cui subiamo una
specie di intervento chirurgico che
persino un cieco comincia a vedere.
Newton. Irraggiamenti dell’oggetto
veduto, fulminanti irradiazioni come
scariche elettriche in cui subiamo una
specie di intervento chirurgico che
persino un cieco comincia a vedere.
E il prisma dell’attimo incastona l’ora
fuggitiva nel telaio di un arcolaio eterno.
fuggitiva nel telaio di un arcolaio eterno.
Liberare l’opalescenza dall’opacità.
Audacia o velleità? Finché non brilla
come un diamante messo in luce.
Audacia o velleità? Finché non brilla
come un diamante messo in luce.
"Tutto parla all'attenzione…tutto è segno per chi sa leggere…In ogni cosa è posta una volontà di rivelazione. Ma nessuno è disposto e aperto a riceverla." (G.D’Annunzio, Faville, “Il Libro Segreto”)
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