Diafane epifanie | Poesia | Piero Lo Iacono | Rosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica

Login/Registrati

To prevent automated spam submissions leave this field empty.

Commenti

Sostieni il sito

iscrizioni
 
 

Nuovi Autori

  • laprincipessascalza
  • Peppo
  • davide marchese
  • Pio Veforte
  • Gloria Fiorani

Diafane epifanie

DIAFANE EPIFANIE
Mi illumino in mezzo.
Un’apparizione tra le apparenze.
Colgo rapporti e lontananze
e mi allontano nella scintillazione.
Recano i venti gli amplessi di dei lontani
e di numi propiziatori nel nugolo di richiami a stuolo.
 
Spicco l’attimo in attesa di confluenze
e iridescenze tra la sistole dell’ora 
e la diastole del diaframma.
L’attimo come una scossa di colibrì.
Stipato e fortuito stupito di stupore.
Il momento durante: un lampo come 
l’innamoramento. Un fulmine come 
l’ultimo guizzo della candela
nell’istante in cui sta per spegnersi,
non prima né dopo, bagliore che ci dà 
una fuggevole visione dell’invisibile.
 
La verità dicono non si concede mai 
intera ma in frantumi e intermittenze. 
Per scintille sottratte all’abitudine come 
sassi di striscio. Grazie a scintillanze 
e accorgimenti in ordine sparso. Dentro 
spacchi e scorci capaci di improvvisi. 
 
Ci sono epifanie come la mela di 
Newton. Irraggiamenti dell’oggetto 
veduto, fulminanti irradiazioni come 
scariche elettriche in cui subiamo una 
specie di intervento chirurgico che 
persino un cieco comincia a vedere.
 
E il prisma dell’attimo incastona l’ora 
fuggitiva nel telaio di un arcolaio eterno.
 
Liberare l’opalescenza dall’opacità.
Audacia o velleità? Finché non brilla 
come un diamante messo in luce. 
 
"Tutto parla all'attenzione…tutto è segno per chi sa leggere…In ogni cosa è posta una volontà di rivelazione. Ma nessuno è disposto e aperto a riceverla." (G.D’Annunzio, Faville, “Il Libro Segreto”)

Cerca nel sito

Cerca per...

Sono con noi

Ci sono attualmente 0 utenti e 3852 visitatori collegati.