Scritto da © Stefania Stravato - Mer, 18/04/2012 - 08:30
mi disorienta lo sgocciolare del sole
in punta di lingua,
quel suo sangue di principe
colpito a tradimento
in pieno petto
si, mi conduce la dignità del suo lamento
a toccare di striscio
il periplo che affiora
nella sabbia scura, a peso
di tomba
sugli scheletri di coralli
chi ha mozzato
il loro canto
dalla bocca gentile del mare?
se ritrovi la perfezione delle vene
che tesero ad arco il mio stare nel tempo
confondilo questo passaggio tra le croci, e vieni
ad ascoltarmi, finalmente
mentre mi sospendo, alla verginità dell'est
che bagna del suo senso
la tentazione a scrivere silenzi.
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