Scritto da © fantasia - Sab, 23/01/2010 - 16:32
Un ragazzo degli anni ’60. anni meravigliosi per lui, anche se ha avuto un’infanzia triste:
ha perso la mamma quando aveva solo 18 mesi.
“Dimmi com’è una mamma?”
Una mamma è come un dolce abbraccio caldo… così gli aveva risposto la sua amica del cuore.
“Ho sempre sognato di vedere la mia. Ho solo una sua foto
Era molto bella…non perché era la mia mamma…ma perché effettivamente lo era.
Quando mia nonna mi accompagnava a scuola e vedevo gli altri bambini che avevano la mamma, io chiedevo dov’era la mia…e mia nonna mi stringeva forte ed io non capivo…non capivo perché tremava…nell’abbracciarmi.
E’ morta così stupidamente…ma tragicamente.
Mio padre, tanto buono, che ha dedicato la sua vita a me, non mi ha fatto mancare nulla…cercava di colmare il vuoto d’amore che era in me, ma come poteva riuscirvi?
Sono nato da una bellissima storia d’amore…
Ognuno di noi ha un angelo, io sono stato fortunato, ne ho avuti due. Non ho avuto la presenza fisica della mia mamma, ma ho sentito e sento tuttora la sua presenza.
Una mina in un prato dove lei era andata a raccogliere radicchio selvatico: lo scoppio incredibile, imprevedibile. Era già finita la guerra, da tempo,… il destino… terribile…
La mia nonna mi ha adorato, mi ha cresciuto; chiedevo sempre della mia mamma, e non capivo perché abbracciandomi, tremava. Tremava sempre… quando le chiedevo di lei.”
I suoi occhi sono ancora lucidi e gli trema la voce.
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