Scritto da © pedronessuno - Ven, 02/11/2012 - 17:13
non credeva alle cospirazioni
ma il gatto disteso
tra le ruote di un'auto,
e in lei il pianto, a dirotto,
e quella sua vocazione al disastro
nel tramonto disfatto
della serotonina: ha letto nei cieli
segni portentosi di gas
supersonici. Non c'era modo
di ricapitalizzare gli affetti e
i figli sarebbero morti col
tempo, anche quelli ancora
da fare, e qualcuno che tranciava
quei fili e che a un tempo
quei fili reggeva, doveva
esserci. Esiste un sistema di cose
salvifiche? Dopo aver perlustrato
le cavità dell'anima si accorse
che rimaneva una rata
di mutuo in sospeso e
pianse ancora a dirotto
nel minestrone rappreso.
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