Scritto da © Bruno Amore - Sab, 19/12/2009 - 19:51
Non so quanto di quel che ero
c'è oggi in me: uno spensierato
che poteva guardare una bellezza
senza commozione esitazione
o agitazione. Timido? certo ma
nessuno seppe mai il tormento
necessitato d'esser giovane araneide
che di ragne menzognere
s'attorniava e ad ogni vibrar
sottile si precipitava.
In buona misura ricambiato
delle offese fatte, ora imploro
per incantare idoli nuovi.
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