Scritto da © Anonimo - Mer, 13/07/2011 - 09:13
Parole,
bisbigli d'anima,
liberi s'arrampicano
sull’acero dei sogni.
Aspettano che il vento li scompigli,
come i capelli nel momento del risveglio.
Lì, al riparo, dall'uragano delle angosce,
scrollo la polvere nel vento dei rimorsi.
Ad uno ad uno si staccano piano
e spinti da setacci d’aria,
scendono, girando, con le eliche rosse.
Lì, ti parlo, lì, mi parlo,
perchè mi senta faro del tuo mare.
E m'affogo nel tuo intimo pensiero,
fra i tanti ricordi scalzi,
deserti come inverni spogli.
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