Scritto da © Paolo Melandri - Gio, 23/02/2023 - 20:08
Ti darò la parola, a te…
Ti pietrificherà qual monolito
di quarzo, schisto, ardesia, inerte muro,
sì come già macigno in crisolito
mi lapidificò col guardo puro.
E ti smemorerà di patria e casa
con un languido canto di Sirena,
che modula d’amore ed imparnasa
con le vermiglie labbra d’amarena,
sì come già dimentico mi rese
di nome, patria, identità, indirizzo
mentre svapora il vespro in cinabrese,
ché d’amnesia il soqquadro narcotizzo.
Note: Ti darò la parola: cfr. E. Pound, Canto LXXII, v. 10 sgg. «(…) Ma ti darò posto nel Canto, ti darò la parola, a te…»; v. 1: il soggetto (sottinteso) è “la parola”; v. 2: “schisto” = “scisto” (tipo di roccia); v. 3: “crisolito” = pietra ornamentale di color dorato-verdastro: cfr. Apocalypsis, 21, 18-20 «(…) quintum sardonyx, sextum sardius, septimum chrysolithus…»; v. 4: “col guardo puro” = “al solo guardarlo”; v. 7: “imparnasa” = “rapisce fino al Parnaso, in ascesa rapida”; v. 11: “in cinabrese” = “in una bruma di color cinabro (cioè rosso)”. Ho firmato con il motto di Sarah Bernhardt, cui ho voluto affiancare una resa italiana perché quand même in francese non si esprime in italiano solo con «ad ogni costo» (traduzione da me eletta), ma anche con «nonostante tutto, a dispetto di tutto» (locuzioni da me relegate in margine). Vale qui legis.
© Paolo Melandri (23. 2. 2023)
«Quand même / Ad ogni costo»
Secondando il mio parere
ho composto per piacere
con dolcissimi concenti
questi miei ragionamenti.
© Paolo Melandri (23. 2. 2023) / «labora, ora et invenies»
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