Scritto da © Francesco Paolo - Sab, 06/03/2010 - 14:54
Avevo gli occhi spenti e ciò che guardavo era senza colore e luce, vedevo solo ombre evanescenti, sfumanti, senza contorni. Le mie mani cercavano tasti nel buio, trovavano solo un nulla nel vuoto e tutto il corpo si perdeva nella vasta e profonda conca dell’intangibile. Come potevo tornare all’alto di una visione chiara se non avevo più braccia e portavo il capo chino? Le ore sono polveri consumate nel dolore, sono menzogne di punte acute e penetranti e traboccano d’inutili attese. Ogni desiderio è piacere se nasce e non resta, ma in me l’odiosa dimora dell’irraggiungibile mi pietrificava l’anima in uno stampo di ferro ghiacciato.
Poi d’improvviso i miei occhi si sono aperti ed hanno visto; oggi ciò che guardo mi concede un’armonia di vita esemplare, un dono plasmato offerto al pensiero, un compiacimento di una visione di bellezza insperata. I miei occhi adesso guardano figure di fiamma che scaldano lasciandomi lontano il ricordo d’essere stato inutile e senza passioni. Povero me se non avessi visto in tempo questi Angeli dalle mani più belle delle ali e le labbra di cuore d’invito all’amore! Povero me se non avessi visto i loro occhi più brillanti di stelle e più profondi di tutti i mari; se non avessi anche solo sfiorato la loro pelle dal roseo colore del sole e dal seducente profumo dei fiori! Nelle mie gioie si esaltano suadenti curve e contorni di luci che seguo anche nelle notti più scure. Amo le donne come me stesso scolpito di pura bellezza, amo le donne come me stesso scolpito in diamante prezioso, come me stesso all’incontro dell’anima vestita di veli. Sono Angeli venuti dal cielo e mai nessuno potrà indurmi ad accettare un pensiero diverso!
Poi d’improvviso i miei occhi si sono aperti ed hanno visto; oggi ciò che guardo mi concede un’armonia di vita esemplare, un dono plasmato offerto al pensiero, un compiacimento di una visione di bellezza insperata. I miei occhi adesso guardano figure di fiamma che scaldano lasciandomi lontano il ricordo d’essere stato inutile e senza passioni. Povero me se non avessi visto in tempo questi Angeli dalle mani più belle delle ali e le labbra di cuore d’invito all’amore! Povero me se non avessi visto i loro occhi più brillanti di stelle e più profondi di tutti i mari; se non avessi anche solo sfiorato la loro pelle dal roseo colore del sole e dal seducente profumo dei fiori! Nelle mie gioie si esaltano suadenti curve e contorni di luci che seguo anche nelle notti più scure. Amo le donne come me stesso scolpito di pura bellezza, amo le donne come me stesso scolpito in diamante prezioso, come me stesso all’incontro dell’anima vestita di veli. Sono Angeli venuti dal cielo e mai nessuno potrà indurmi ad accettare un pensiero diverso!
»
- Blog di Francesco Paolo
- Login o registrati per inviare commenti
- 1722 letture