Scritto da © nunzio campanelli - Sab, 04/05/2013 - 11:45
A vent’anni avevo una reputazione nel mondo femminile.
Esercitavo il mio personale fascino in modo discreto ottenendo effetti a volte dirompenti.
Non è che cadessero proprio tutte ai miei piedi, ovviamente.
No, cadevano un po’ più distante.
Il tempo di inalare la micidiale mescolanza di acqua di colonia e dopobarba che usavo ai quei tempi e crollavano tutte a terra, senza pietà.
A me Denim faceva ridere. Ricordate il famoso slogan “Per l’uomo che non deve chiedere mai”?
L’ho inventato io.
Infatti, chi chiedeva.
Me la davano subito, appena mi presentavo.
La borsetta.
Sulla fronte.
Poi ho cambiato profumiere.
Le cose sono andate subito meglio.
Emanavo una fragranza discreta, quasi impercettibile.
Infatti nessuna si accorgeva di me.
Ma proprio nessuna, mica scherzo.
Potevo stare lì delle ore.
Niente. Era come se non ci fossi.
Eh, quelle erano soddisfazioni.
Potevo chiedere, finalmente.
Tanto non me la davano.
Mai.
Mica la borsetta.
No.
Un’altra cosa
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