Il nove, che gran burlone
con il sei, capovolto fratello
si diverton a cambiar posizione
ad ingannar la mente, se non fai attenzione
L'uno invece è sempre il primo
anche se a guardar bene, è un po' piccino
L'otto si sa, ha preso due tre
e contrapponendoli s'è fatto da sé
Dal due al cinque non saprei cosa dire
son troppo in basso per poter gioire
Del sette, invece, si dice un gran bene
ma certo anche lui avrà le sue pene.
Lo zero è perfetto, paffuto, tondetto
e seppur da solo non valga niente,
innanzi agli altri diventa vincente
lo zero è conteso, insieme ai fratelli
per far cifra tonda, che fa ricchi e belli
Numeri, numeri, che gran burloni
potessimo riderne, saremmo padroni
ed invece dobbiamo inseguirli
per farli quadrare con virgole e zeri
che a concluder l'affare non
li vogliamo divisi, ma interi.
C'è chi per loro ha perso la testa
giocandosi l'ultima immane scommessa
c'è chi li ha usati per contare le stelle
e chi, a ragione, ha dato loro le spalle
Sono alla base di calcoli astrali
per spiegar più o meno, chi ci ha dato i natali
ma a pensarci con calma e con ragione
non vorrei discender solo da un'equazione.
Se così fosse, non saprei fare i conti
coi miei sentimenti, che non han tutti i torti
a dire che loro non son numerati
che non stanno in radici o teoremi quadrati.
I numeri son davvero piuttosto strani
si uniscono, si moltiplicano, si dividono
si trasformano da sembrare quasi umani.
Infine che dire di tali cugini
fan algebra, radici ed altri calcoli fini
ma per quanto si atteggino ad esser perfetti
sicuri signori che anche loro han difetti
infatti non nascono da mente suprema
seppur sian serviti a far da teorema
ma nascon da mente che tanto ha d'umano
pensarli di meno fa il viver più sano.
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