Scritto da © baccaodorosa - Lun, 06/08/2012 - 19:30
le dita intrecciate ai fili d'argento del tuo nome
e sanguino l'assenza delle tue parole
dei tuoi sogni
dei tuoi incubi
di tutto l'universo che sapevi darmi
eppure tremo
in questa serata troppo lontana e troppo bollente
fremono i giunchi sulla schiena ricordando i colpi di ieri
soffio le ferite e sorrido a ciò che fu
lanciando un sasso nel mio stagno
dovesse esserci il principe a salvarmi
dal mio incubo peggiore
forse lo sveglio
forse mi aspetta
forse piange la mia assenza
mi prenderebbe forse per mano
per non essere solo una
solo tante
e nessuna
come molte
come troppe
madre figlia e amante di flaccide speranze senza smalto
senza tanghi osceni
senza sussulti nei pensieri
perché non bevono il nettare del peccato
in pozione dorata in succo d'annata
e sanguino l'assenza delle tue parole
dei tuoi sogni
dei tuoi incubi
di tutto l'universo che sapevi darmi
eppure tremo
in questa serata troppo lontana e troppo bollente
fremono i giunchi sulla schiena ricordando i colpi di ieri
soffio le ferite e sorrido a ciò che fu
lanciando un sasso nel mio stagno
dovesse esserci il principe a salvarmi
dal mio incubo peggiore
forse lo sveglio
forse mi aspetta
forse piange la mia assenza
mi prenderebbe forse per mano
per non essere solo una
solo tante
e nessuna
come molte
come troppe
madre figlia e amante di flaccide speranze senza smalto
senza tanghi osceni
senza sussulti nei pensieri
perché non bevono il nettare del peccato
in pozione dorata in succo d'annata
la migliore
la nostra
distillata dalle gocce succulenti
dei nostri desideri
dei nostri desideri
brindando a ieri
a oggi
e forse di nuovo a domani
ancora noi
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