Scritto da © Albatros - Mar, 31/07/2012 - 22:41
ricordo di un vecchio interprete turco
un marinaio dimenticato in un porto
le onde del mare lo avevano portato come tanti altri
nel porto della mia gioventù
gli occhi due fessure in un mare di rughe
poche parole e un sorriso
tutti lo conoscevano e molti di lui sapevano la cosa più bella
non era ricco non era povero
il suo tesoro?
te lo sussurrava piano
e la ragnatela di rughe agli angoli dei suoi occhi
diventava più fitta
mentre sorridevano
Lo ho già comprato
è in alto
si vede l’imboccatura del porto
sì sì è proprio bello
così da lì vedo le navi che partono per il mio paese
mi è costato parecchio
ma davanti a queste cose…..
i soldi non sono nulla.
Sì è proprio un bel loculo voglio essere seppellito lì
ditelo quando muoio
sono solo qui
per questo lo dico a tutti.
Sono passati un mucchio di anni
Ed io sono qui a chiedermi se qualcuno gli abbia dato ascolto
E ne scrivo quasi piangendo
No non è una poesia
La poesia era quel vecchio marinaio
Dimenticato in un porto
Che sorrideva
Pensando che avrebbe visto per sempre
Le navi che tornavano alla sua terra
Grazie un grazie profondo
Per questa cosa semplice e bellissima che hai lasciato in me per sempre
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