Scritto da © Nievdinessuno - Gio, 23/06/2016 - 13:43
Percosso
lo stomaco oscilla
pende piano
tra note storpie
legate a un nastro
scorre la cassetta
su musiche a ritroso,
dove scendono
corde balbuzienti
a distinguere la tendenza
di amare altre voci comuni
che non siano d'autori.
Così a notte
miscelo tempie
con altri mosti vari,
moto acustico
di un grappolo d'uva
che possa distillare
tutta la sete col passato.
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