Scritto da © Nievdinessuno - Lun, 28/12/2015 - 16:31
D’inverno
luce affonda
pareti annacquate
da un’ombra di gesso.
Ai piedi del prato
conto le stelle,
una è sola
l’altra spenta
da una scia celeste
dove pende rugiada
che gemella del cielo
lontana
dorme.
Così stralcio del blu
il sonno disposto
sul nido di un cuculo,
come compagno
ha il lembo di una zanzariera.
E nel notturno
neppure il suono
dal violino stona.
luce affonda
pareti annacquate
da un’ombra di gesso.
Ai piedi del prato
conto le stelle,
una è sola
l’altra spenta
da una scia celeste
dove pende rugiada
che gemella del cielo
lontana
dorme.
Così stralcio del blu
il sonno disposto
sul nido di un cuculo,
come compagno
ha il lembo di una zanzariera.
E nel notturno
neppure il suono
dal violino stona.
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