Scritto da © Nievdinessuno - Sab, 31/12/2016 - 09:44
Il vecchio raccoglie da terra,
una pozzanghera non sopporta più
la somiglianza
al riflesso,
all'acqua che bisbiglia
odori di una veglia
nel perfetto silenzio.
Lo guardi,
intagliando la miseria
in cui giace il legno,
la sua ciotola divelta
dal giudizio dei passanti.
Per resistere alle travi,
ai morsi dell'inverno,
innalza il ventre sulla ringhiera,
lo lava con la pioggia
come se fosse una croce da annacquare,
a un livido spoglio,
un breve tormento.
Così che un miraggio
lungo le spalle
sia il lento sdillabrare
le trame nel lamento,
mentre tu,
ne accoglierai le cecità,
passando oltre.
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