Scritto da © Nievdinessuno - Mer, 22/03/2017 - 10:48
Sfilo la prospettiva
camminando oltre,
ma coi tacchi
cedo un passo
una volta compilato
il capitombolo
che uno scavo
tinge all'ombra
di tutte strade
giunte al cemento
da una città patologica
ingiallita, scolorita
come una locandina
che non aveva padre
ma un'amante
venduta per un'oncia di fame.
Così credevo
che le cineprese
sottraessero orbite
in cui scorrere
era piegare
già a una trave
l'orizzonte
per amore di cadere.
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