Scritto da © Nievdinessuno - Mer, 29/01/2014 - 15:26
Premeva l’addome ai suoi respiri coi pugni
tra le valvole dei polmoni
di un grigio grumo odore
quasi in adesione con le vetrate,
l’appanno,
la distinzione del nero come la confusione
del bianco di giorno
e una moquette
da monolocale di periferia
come base d’appoggio.
Un sorso da scambista
del rum sommerso tra le sue mani
conosciute per la maniera
di sezionare valigie
con le unghie appena spinte
da un imbroglio delle dita
nella sera tra il lenzuolo
e il finto coinquilino dormiente.
Quando
per fingermi uguale
pensavo di firmare come per contratto: -le mie ossa al nulla-.
tra le valvole dei polmoni
di un grigio grumo odore
quasi in adesione con le vetrate,
l’appanno,
la distinzione del nero come la confusione
del bianco di giorno
e una moquette
da monolocale di periferia
come base d’appoggio.
Un sorso da scambista
del rum sommerso tra le sue mani
conosciute per la maniera
di sezionare valigie
con le unghie appena spinte
da un imbroglio delle dita
nella sera tra il lenzuolo
e il finto coinquilino dormiente.
Quando
per fingermi uguale
pensavo di firmare come per contratto: -le mie ossa al nulla-.
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