Il cuore
traballa
nel teatro del petto
come fosse tuono
rimbomba
cade, crolla
e si rialza
nel balzo incompiuto
che fa del vuoto
una misura di sazio.
Un silenzio
non è un bravo attore
se non ha intenzione.
È un lento bisbiglio,
trasuda, traspare
da alfabeti montati
come lettere di copioni
senza mittenti per le labbra.
È un grande mare
dove i pescatori
lo barattano
per migrante.
Puoi cucirlo
sotto le suole,
pestarlo,
deriderne la forma,
disegnarci sopra
il prossimo sgomento
come una locandina ingiallita.
Puoi chiuderlo
dentro una serratura
in cui filtra la notte
a ghiacciare battiti
che non sono suoi.
Mi chiedo se:
- hai colto o hai paura (?) -
Sai aprire i palmi
verso le mie orbite
come un grande palco (?)
Non l'hai percosso.
Perché?...
È un tuo difetto
non sapere
come tradire?
- Blog di Nievdinessuno
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