Scritto da © Franco Pucci - Mar, 17/08/2010 - 20:11
I passi cantavano disarmonici sull’acciottolato
falsamente ritmici, cadenzando una affannata rincorsa.
falsamente ritmici, cadenzando una affannata rincorsa.
Mille parole d’amore non dette, appallottolate come cartaccia,
rotolavano allegre e dispettose sospinte da un vento complice,
fuggendo via vanamente inseguite da incipienti rimorsi tardivi.
rotolavano allegre e dispettose sospinte da un vento complice,
fuggendo via vanamente inseguite da incipienti rimorsi tardivi.
.....
Forse fu timidezza o altro, non so dire, ma la rincorsa fu breve,
altre parole nacquero spontanee e presero il loro posto.
l’incedere si fece sicuro, pur se ambio come un cavallo bolso
e il vento si ritirò offeso a riposare nell’otre paterno.
I passi oggi cantano un’altra canzone, finalmente posso dirlo.
altre parole nacquero spontanee e presero il loro posto.
l’incedere si fece sicuro, pur se ambio come un cavallo bolso
e il vento si ritirò offeso a riposare nell’otre paterno.
I passi oggi cantano un’altra canzone, finalmente posso dirlo.
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