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Musiche diaboliche

Il trillo del diavolo
"I mondi poi sono infiniti, sia quelli uguali al nostro sia quelli diversi; poiché gli atomi, che sono infiniti […],
percorrono i più grandi spazi. Non vengono esauriti infatti tali atomi, dai quali ha origine o viene costituito
un mondo, né da uno solo né da un numero finito di mondi […];  di modo che niente si oppone a che i mondi siano infiniti.”
 
Epicuro, Epistula ad Herodotum

L’intervallo musicale di quinta diminuita come per esempio: DO-Fa-Diesis, fu messo al bando dalla Chiesa in quanto dissonante di forte tensione e quindi diabolico come tante altre cose con le stesse qualità.
 
Il cosiddetto “Diabolus in musica” era disprezzato anche dai Greci che lo consideravano un intervallo lascivo e inadatto alla formazione dei giovani. Il blasfemo tritono, comincia ad essere meno sinistro e al contrario acquista una certa dignità nel “ L’emancipazione della dissonanza" di Schoenberg all'inizio del secolo, ma anche Litz e Sibelius ne fecero uso nelle loro composizioni e Leonard Bernerstein in “West Side Story”, ne fa un ampio uso.
 
La famosa canzone “Maria”, una melodia apparentemente dolce e sublime, contiene il diabolico tritono proprio nell’intonazione stessa del nome. Questa sulfurea sequenza di suoni caratterizza la scala del Blues ed è chiamata in gergo musicale: quinta diminuita, una sorta di calatura apparentemente stonata alla quale ci siamo abituati da tempo.
 
Non dimentichiamo però che anche il Blues fu definito  dalla Chiesa "musica del diavolo" e successivamente la musica Rock fu accusata dalla stessa di essere portatrice di messaggi satanici espliciti, oppure 'diabolicamente' occultati nei testi. Deve essere senz’altro una scala diabolica se quel chitarrista maledetto di Jimi Hendrix se ne avvalse abbondantementenell’apertura del suo famoso brano “Purple Haze”.
 
Il Diavolo non è solo un simbolo, perché ci coinvolge fisicamente, il Diavolo è un archetipo il cui simbolismo è antichissimo e universale, mentre ciò che stimola una dilatazione dei nostri angusti orizzonti è spesso definito demoniaco perché si scontra con una preconcezione della sensorialità.
 
Nietzsche nel 1881 suggerisce: "Apri il tuo occhio teatrale, il grande terzo occhio che scruta il mondo attraverso gli altri due" intendendo che solo la funzione dell'intuizione consente di vedere al di là delle normali apparenze dettate dalla lotta tra ogni possibile dicotomia umana ed ogni sua operazione moralistica.
 
I mondi sono ancora infiniti, ma ignoranza e bigottismo sono definitivamente inguaribili piaghe dell'anima perché creano scissione e veleno.
 
Antonella Iurilli Duhamel

opera A. Iurilli Duhamel "Il trillo del Diavolo"2009
 
 

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