Morire ... certe persone non dovrebbero mai! | Recensioni | Antonella Iurilli Duhamel | Rosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica

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Morire ... certe persone non dovrebbero mai!

szymborska-da-giovane.jpg
Probabilmente la più grande poetessa polacca dei nostri giorni elegante ed  empatica,  nella sua  attitudine verso la vita espressa con semplici parole apparentemente naive ma tutt’altro che semplici.
 
Giustamente definita il  “Mozart della poesia”,  per la leggiadra musicalità dei versi, non priva di posizioni inequivocabili di fronte ai grandi fatti della vita.  Una  signora schiva che, con passo felpato ma incisivo, ha lasciato un segno indelebile contraddistinto da   intelligenza, cultura e compassione.

Wislawa lo  capiva il mondo,  e lo osservava da insoliti  punti di vista,  puntando lo sguardo in luoghi dove  nessuno mai prima, e forse mai più oserà.
Dolcemente ha saputo indicarci l’essenziale alla base di molte realtà umane con quella umiltà e lucidità così tipica  degli  autori dei paesi dell’Est , avvezzi  alla sofferenza  ma maestri di un simbolismo  che in moltissimi casi è stato l’unico  modo di garantirsi  un passaporto per la  propria libertà intellettuale e spirituale.

Silenziosa e modesta a tal punto da essere ancora poco conosciuta al grande pubblico, ma chi l’ha amata, non la scorderà mai.
 
                      Grazie Wislawa
   Che la luce  accompagni il tuo nuovo viaggio!
 
             
                            ******
morire. questo a un gatto non si fa.
perché cosa può fare il gatto
in un appartamento vuoto?
arrampicarsi sulle pareti
strofinarsi contro i mobili?
qui niente sembra cambiato
eppure tutto è mutato
niente sembra spostato
eppure tutto è fuori posto
la sera la lampada non è più accesa
si sentono passi sulle scale
ma non sono quelli
anche la mano
che mette il pesce nel piattino
non è quella di prima.
qualcosa non comincia
alla sua solita ora
qualcosa non accade
come dovrebbe
qui c'era sempre qualcuno. sempre.
e poi d'un tratto è scomparso
e si ostina a non esserci
in ogni armadio si è guardato
si è cercato sulle mensole
e infilati sotto il tappeto
ma non ha portato a niente
si è persino infranto il divieto
di entrare nell'ufficio
e si sono sparse carte dappertutto.
cos'altro si può fare
aspettare e dormire che provi solo a tornare
che si faccia vedere se osa!
deve imparare che
questo non si fa a un gatto.
gli si andrà incontro
con aria distaccata
un po' altezzosi
come se non lo si vedesse
camminando lentamente
sulle zampe molto offese
e soprattutto
non un salto nè un miagolio.
almeno non subito.

GATTO IN UN APPARTAMENTO VUOTO, di Wislawa Szymborska
 
 

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