Scritto da © Francesco Paolo - Mer, 02/06/2010 - 18:49
La mia poesia è in punta di piedi
sottovoce in silenzio sull'altare delle parole
la mia poesia è dal ventre spinta sulla schiena
per cercarla, rubarla, donarla.
La mia poesia è schizzo di sangue
sul vetro della finestra del mondo
è graffio dolce mutato in versi
disseta, sfama, nutre.
La mia poesia parla ai muti, ai folli, ai sordi
parla alle donne nude sotto i ponti
ai clochard fuori e dentro le stazioni
agli infelici caduti nella polvere bianca che uccide
grida alle maledette prigioni scavate per le pene
ai nomi senza volti e senza sguardi
ai grandi maestri amanti di vendette e d'odio.
Ma la mia poesia è anche mia
poesia della speranza
di questa luce meta che ogni giorno
più la cerco e più la sento accanto
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Autorizzo questa mia poesia alla pubblicazione senza chiedere alcun compenso nè ora nè mai. Francesco Paolo Dellaquila.
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