Scritto da © Silvia De Angelis - Mar, 26/10/2010 - 03:42
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Quell’inconfondibile malumore che impera nelle tue profondità, riversa su chi ti è vicino un veleno davvero acre, che , nel corso del tempo, per la sua consuetudine a sviscerarsi, diventa quasi insapore.
La scontentezza mitigata, in parte, da una morbida razionalità ti aiuta a sopravvivere in quello squallido ripetitivo cammino che non attinge mai a nuove impressioni e non si pregna di attraenti aspettative, per rimanere ancorato a quelle assurde consuetudini di sempre.
Ho inventato un esistere tutto per me , nel quale cerco di muovermi con disinvoltura, rinnovandomi quotidianamente e facendomi attrarre da stimoli diversi che arricchiscono la mente di interessanti abitacoli ristrutturati continuamente da idee creative e colorate, che mi suggeriscono ottiche diverse in cui intravedere inverosimili spazi di vita.
In realtà è molto bello inventare nuovi percorsi dell’anima che in men che non si dica riesce a rigenerarsi, adagiandosi su inedite sponde da cui arguisce e scorge espanse oasi. Invitano ad essere esplorate e donano sensazioni al di fuori della norma implicando un’intensa consapevolezza di sé stessi , che non si capta facilmente e sempre…ma che in quei particolari istanti esistenziali elargisce una certezza incredibile : quella di voler bene a sé stessi e di credere fermamente nella propria forza di lottare per proseguire un percorso equilibrato….
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