Scritto da © Ospite di Rosso... - Gio, 08/12/2011 - 14:12
Giovanni Parentignoti
Mi domini da lì, desiderata mia musa,
sdraiato, incatenato tra le tue cosce,
piedistallo di una statua di carne seduta sul mio ventre,
è la tua vagina a scoparmi tra il calore del tuo corpo inebriante;
gocce di sudore scorrono come fiume
e dei tuoi seni stillicidio erotico mi lubrifica,
tastano i tuoi caldi e tondi glutei con attenzione le mie dita
come se potessero rovinare un'opera d'arte immacolata;
Mi domini da lì, desiderata mia musa,
sdraiato, incatenato tra le tue cosce,
piedistallo di una statua di carne seduta sul mio ventre,
è la tua vagina a scoparmi tra il calore del tuo corpo inebriante;
gocce di sudore scorrono come fiume
e dei tuoi seni stillicidio erotico mi lubrifica,
tastano i tuoi caldi e tondi glutei con attenzione le mie dita
come se potessero rovinare un'opera d'arte immacolata;
così la tua danza mentre affondi nel mio pene,
rende chiara la mia immagine di eden,
e mentre i tuoi umori si fan strada lucidando le mie membra
s'insinua il mio orgasmo dipingendoti di sperma.
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