Scritto da © Max - Lun, 01/04/2013 - 15:25
Quel salto eterno
di scogliera,
la luce s’indora
e suscita torpore,
le mani grandi
al sole, si rigenerano,
scorgono nidi vuoti.
Mi scopro sordo,
un flusso d’aria
sventola parole,
sono uguali, brevi.
Sono ora sassi
da scagliare
fin dove arriva
lo slancio del cuore.
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