Scritto da © Max - Sab, 23/11/2013 - 22:40
Nevvero credo
alla tua beltà.
Esiste solerte
nei doni tuoi
dell'esultanza.
Giace consunta
in lacrime di cera,
in cerca di te stessa.
Nevvero,
così dicea il saggio,
amerò il tuo corpo
come albero spoglio
bianco all'alba
e al tramonto.
Una prossimità
del cuore alle parole
riscalda il desiderio,
tinge la fantasia
che odora triste.
Nevvero credo
alla tua beltà.
Consumo il dolore
di non saperti mia.
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