Scritto da © Max - Sab, 14/02/2015 - 08:42
Sericamente disturbo
il tuo sonno, inquieto.
Un coraggio delle dita
per afferrare l'ombra
dei tuoi desideri.
Mi parli senza enfasi
in un frusciar di sensi
di cavalli in corsa,
di alberi piegati,
di corpi allacciati.
Della tua rabbia
d'essere stata
rapita e amata
dalla luce sorniona.
Contenta d'essere
un corpo, il mio, il tuo.
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