Scritto da © Max - Lun, 12/05/2014 - 09:22
Ti guardo in silenzio.
E' tardi per contarli,
è tardi per una risposta.
Il sorriso è cresciuto
in tempo per cancellare
i segni dei nostri dubbi.
Le rughe sono velluto,
un'incisione di lettere
a tracciare gli anni.
Io aprivo la bocca
per respirare l'aria nuova,
mi sembrava di bere
il profumo del tuo corpo,
il verde dei tuoi occhi,
la morbidezza dei capelli.
Ora devo contentarmi
d'esserti d'aiuto,
per riempire il vuoto
dei tuoi affanni.
Ricordo che ci sono,
non potrei negarli
nella rugosità della pelle,
nella sonnolenza
degli sguardi.
Non riuscivo a capire
la lentezza dei vecchi,
avrei voluto sospingerli
in avanti, più avanti.
Ad aprile la memoria
si nasconde, fa finta,
ma i ricordi si accendono
come bagliori innamorati
dei tuoi occhi miti.
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