Scritto da © Max - Mer, 27/12/2017 - 10:53
Sordida notte
in deflagrate flatulenze
ubriachi infatuati
dalle sfere d'attesa
in anse di male ingordo
miliardi di stelle
affiancate a guardare
le contano le creature
esseri pitecantropi
dalle chiome rancide
di puzzo ancestrale...
L'anno che verrà...
Quali attese recherà?
Una valigia rosso sangue
una bambola pendula
sul costato di rosa
occhi saturi di vetro
pettini d'avorio sozzi
poche cosucce fragili
una lupa senza latte
un pacchetto di lettere
unte e bisunte gialle
stordite da miriadi
di paralleli e meridiani
in lotta con vacui spergiuri
rotte malate dal puzzo fetido
di scongiuri per la domanda...
L'anno che verrà...
quale dono porterà?
Non certo Maria santissima
non certo la Maddalena
non certo la Luce Divina
solo l'amica dell'amica
artefice di opere somme
la cui somma è piccina
se non invero pari a zero.
L'anno che verrà...
Annus horribilis!
Adeste homines
fugite peccata mundi
orate Deum Sanctum
aperite oculos
scribete aurea verba
fugite tenebras.
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