Scritto da © Max - Gio, 20/03/2014 - 21:04
La luce accompagna gli occhi,
carezza il senso di sconfitta,
lacrimevole nel bisogno d’aria.
C’è ancora dolore nell’anima
ad arte allieva della mia guerra.
Sono scrittore dei miei sentimenti,
li usavo come scudi umani
se vietavo alle passioni di avanzare.
Mi ricordo i silenzi nei cortili
diroccati della mente,
soglia della voglia di povertà.
Mi sono sentito liberato,
come se cercassi la pace,
ora che l’anima giusta
si riempie di dolore e nostalgia.
Ho pregato ancora che fosse sorda
e ripiegasse gli orli dei ricordi,
seduto sugli scarabocchi della vita.
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