Scritto da © Max - Ven, 25/10/2013 - 07:49
Si tende la cute della gola,
spreca la virtù del canto.
E’ un incessante rotolio
di vocali sorridenti,
dà un piacevole sollievo
se morde le labbra e canta.
La ragazza dalla pelle chiara
arrovescia il coro dei capelli,
ascolta il tintinnio dei versi
in una vivace filastrocca.
La gente dirà di me
storie che sanno di pianto
dove picchia la testa,il petto
e le braccia vorranno remare.
Lei ride che brilla un’idea,
parlava di me che l’amo,
cantava con passione
da suscitare smarrimento.
La sentivo cantare,
la cute della gola tesa
e le versavo in gola
note profonde
a riempire il buio
del mio stordimento.
In quell’ora di benvenuto
i nostri spiriti,
le promesse deliziose
saranno pacificate.
Ti metterai a pensare
che siamo due cuori
lontani, a tessere
una tenerissima gioia.
Tu ,sobria, dirai
che in me c’è amore.
spreca la virtù del canto.
E’ un incessante rotolio
di vocali sorridenti,
dà un piacevole sollievo
se morde le labbra e canta.
La ragazza dalla pelle chiara
arrovescia il coro dei capelli,
ascolta il tintinnio dei versi
in una vivace filastrocca.
La gente dirà di me
storie che sanno di pianto
dove picchia la testa,il petto
e le braccia vorranno remare.
Lei ride che brilla un’idea,
parlava di me che l’amo,
cantava con passione
da suscitare smarrimento.
La sentivo cantare,
la cute della gola tesa
e le versavo in gola
note profonde
a riempire il buio
del mio stordimento.
In quell’ora di benvenuto
i nostri spiriti,
le promesse deliziose
saranno pacificate.
Ti metterai a pensare
che siamo due cuori
lontani, a tessere
una tenerissima gioia.
Tu ,sobria, dirai
che in me c’è amore.
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