Scritto da © Max - Dom, 23/02/2014 - 18:12
Non saprei
correre in cerca
delle parole
che restano eterne
e gridano superbe,
per nulla malinconiche
come quelle
che chiudono alla gioia
e restano smarrite
all’angolo della voce.
Saprei addolcirle
della vanteria
d’essere mute,
campanule azzurre
in lieve dondolio,
frastornate dai segreti
di lettere d’amore.
Senza ritegno
si lascerebbero andare,
non saprei come frenarle.
Non saprei tornare indietro,
a disturbare il sonno
dell’indulgenza.
correre in cerca
delle parole
che restano eterne
e gridano superbe,
per nulla malinconiche
come quelle
che chiudono alla gioia
e restano smarrite
all’angolo della voce.
Saprei addolcirle
della vanteria
d’essere mute,
campanule azzurre
in lieve dondolio,
frastornate dai segreti
di lettere d’amore.
Senza ritegno
si lascerebbero andare,
non saprei come frenarle.
Non saprei tornare indietro,
a disturbare il sonno
dell’indulgenza.
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