Scritto da © Max - Mer, 27/03/2013 - 14:32
Saltelli condannati
all’euforia,
dispersa irruenza
senza paura.
Cinque,dieci,cento,
e le urla sposano
il riso e gli occhi aperti.
Ha paura e schizza
un canto rimestato.
Il pensiero è maldestro,
cinque,cento,venti,
non è uomo che l’incanti,
una voce l’asseconda,
saltelli a bordo
della luce,
una carezza diafana
senza tempo,
una carezza
senza paura.
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