Scritto da © john venarte - Mar, 16/11/2010 - 11:36
I pozzi e le chiese son vuoti oramai
Qui non c’è posto per gli infelici
Gli epitaffi sulle tombe stanno svanendo con l’alba
E la macchina del fango ha acceso i motori
E presto inghiottirà ogni velato rancore
Ma voi che prostituite i sentimenti
E criticate le gesta erotiche di Pellediluna
Scrollatevi da dosso il vostro ipocrita perbenismo
Perché i tempi stanno cambiando
Le ossa degli eroi trasudano a Nassiriya
Ma ormai non c’è più niente per essere fieri
L’antica Babilonia è schiacciata dalle bombe
E gli antichi splendori son sogni interrotti
Ma nel grembo della dolce Maria c’è ancora un po’ di luce
E presto verrà di nuovo a scalfire la notte
Ma voi che dall’alto del vostro cieco sguardo
Giudicate ogni disgrazia
Affondate nel bianco di un fazzoletto il vostro viso
Perché i tempi stanno cambiando
Ma adesso che viene la sera ed il buio
Ascolto la strada che ripete: “Cammina!
La palestra della vita costa sudore e fatica!”
Così penso alle corse sulla sabbia
E ai tuffi tra i marosi
E mi chiedo se lei mi sogna ancora
Tra il battito delle onde e il bianco sugli scogli
Ma voi che sproloquiate tanto sull’amore
Vi siete mai chiesti cosa vi manca?
Mettete al sicuro il vostro orgoglio
Perché i tempi sono cambiati
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