Scritto da © mario calzolaro - Mar, 11/12/2012 - 12:31
Ed è così che mi camminavi dentro.
Io bruciavo aromi ed incensi
al dio caso
mentre tu soffiavi via
quelle piccole briciole di desiderio
che luccicavano
come strass
sul bavero nero del mio trench
poi, leziosa, facevi le fusa come un gatto sornione,
mi accarezzavi i capelli
e soffiavi sul fuoco.
Dopo, solo un calice di vino rosso
e anelli di fumo.
Come per dimenticare!
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