Scritto da © Marika - Ven, 11/10/2013 - 15:08
Nel silenzio sfumato si hanno percezioni più grandi, maestose. Incedono fra gli alberi, in coda ai passi.
Non avvolgono l'aria come quei suoni che senti nei momenti più alti della giornata. Non sono giorno, né notte. Solo pomeriggi,
Non avvolgono l'aria come quei suoni che senti nei momenti più alti della giornata. Non sono giorno, né notte. Solo pomeriggi,
e sere. Estati cadenti
come stelle rifratte.
come stelle rifratte.
Stanchi suoni della notte che impediscono la luce.
davanti al paesaggio fuori
quel vetro scuro
poroso agli occhi
incanta la voce di qualcuno
che sento gridare.
poroso agli occhi
incanta la voce di qualcuno
che sento gridare.
Giorni fati e fasti ritorni
che tu mi insegni a riconoscere. Prima ferma
poi ondulata fra la vite e il prugno
prende sole e sorrisi. Tappeti di cuore
che vanno dove il cuore giace.
La sento quella felice rincorsa che fanno le risa
in costanti rialzi, quasi spinte da te
che senti e che muovi
l'aria inesistente.
che tu mi insegni a riconoscere. Prima ferma
poi ondulata fra la vite e il prugno
prende sole e sorrisi. Tappeti di cuore
che vanno dove il cuore giace.
La sento quella felice rincorsa che fanno le risa
in costanti rialzi, quasi spinte da te
che senti e che muovi
l'aria inesistente.
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