Scritto da © maria teresa morry - Gio, 13/12/2012 - 11:40
C’è un bambino
un neonato
si succhia la mano.
Affonda il piccolo capo
in un molle cuscino di stracci.
L’ha trovato la Polizia Stradale
per caso
nel giro di pattuglia
lungo la tangenziale.
Un piccolo ingombro
nemmeno si muove
nella sterpaglia,
sotto la luce giallo/sparata
della rotatoria.
Non ha paura il piccolino,
guarda attorno
con occhi aperti e universali.
Tende la manina agli agenti
e stringe il guanto di pelle
del poliziotto
che lo sfiora affettuoso.
I due uomini raccolgono
la piccola serena creatura.
Non piange, non smania
agita le piccole mani.
Il gelo della nottata si disperde
in un sentore di alloro e di mirto.
Un aroma mai sentito
in quella spianata campagna.
L’alfa romeo lampeggia ferma
al guard-rail , forte richiamo
un’allerta che fende il duro orizzonte invernale.
L’anello stradale si disperde
nel nero senza confini.
Che giorno è oggi? – chiede un agente,
Il 25 di dicembre, da un’ora - risponde quell’altro.
Il bambino apre ad un sorriso felice
tende le piccole braccia
e dalle nubi sovrane discende un mai udito
ALLELUJA.
L’alfa romeo di servizio
continua nei suoi lampi fuggiaschi.
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