Scritto da © maria teresa morry - Mer, 21/11/2012 - 20:54
La sera è scesa padrona
in questa stanza
ed ha spento i colori
nel velo della sua mano.
Il divano m’accoglie
come un confessore.
Guardo il soffitto appannato
le tende in sospiro
ed immobili,
non trovo aggettivo
alla mia mancanza di parole.
Me ne fotto del mondo
del suo divagare là fuori.
C’è in me un desiderio d’immenso
che affonda nella gola oscura
della grande nave.
La sento che s’allontana dal porto.
Così la sua sirena , il cupo accordo
che sale al cielo ad incontrare
stelle ed anatemi.
Il mio sperare vacilla
come la sua luce di poppavia.
»
- Blog di maria teresa morry
- 697 letture