Scritto da © maria teresa morry - Mer, 30/04/2014 - 15:17
So molte cose della tua infanzia. Ci penso ora che sei partito. Sono pochi i posti che puoi chiamare casa, a volte solo stanze in cui dormivi assieme a tuo fratello. E non sentivi il freddo della notte salire dai campi sino al gomito alla strada. Né avevi consapevolezza del tuo esser fanciullo e dei tuoi giochi con lucertole e fili d’erba o in casine nascoste tra le frasche, lanciando sassi a chi stava di sotto. Trovasti pure un mazzo di chiavi nella discarica del paese e te vantavi come d’un gran tesoro. Mi parlavi spesso della tua infanzia , dei giochi interrotti troppo presto. Allora non capivo, ma ora che sei partito so qual grande libro m’hai lasciato dentro.
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