Scritto da © maria teresa morry - Mar, 22/04/2014 - 20:10
Questa sera
scesa con calma sacerdotale
sul nostro destino di passanti,
qua
alla periferia della via Senese
ma con lo stesso splendore che adagia sul Canal Salso
nel suo tersore azzurrosfilettato di giallo
a dirci che Dio esiste
molto nascosto
ma esiste.
E camminiamo distanti dentro ai parcheggi
al lato di vetture abbandonate
anch’esse ad una notte di mistero
che giunge a poco, a motore spento.
Tintinnano al fondo della tasche
poche monete
e quasi mi tenta entrare in trattoria
e senza soldi ordinare una cena.
Fuori s’apre serena la sera
per assolverci
noi che abbiamo sofferto
della luna vibrante nel solitario petto.
Questa sera
scesa con calma sacerdotale
sul nostro destino di passanti,
qua
alla periferia della via Senese
ma con lo stesso splendore che adagia sul Canal Salso
nel suo tersore azzurrosfilettato di giallo
a dirci che Dio esiste
molto nascosto
ma esiste.
E camminiamo distanti dentro ai parcheggi
al lato di vetture abbandonate
anch’esse ad una notte di mistero
che giunge a poco, a motore spento.
Tintinnano al fondo della tasche
poche monete
e quasi mi tenta entrare in trattoria
e senza soldi ordinare una cena.
Fuori s’apre serena la sera
per assolverci
noi che abbiamo sofferto
della luna vibrante nel solitario petto.
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