Scritto da © Marco valdo - Ven, 11/12/2015 - 09:41
Il significato, l'intenzione martoria l'oggetto, depaupera l'estetica, accrocchiando lemmi, un'imperfezione cacofonica che pencola sul filo delle labbra, appesa alla punta della lingua.
Ti sto cercando, ti chiamo per nome, ma tu guardi dietro le spalle e la prima cosa che vedi, credi sia quella il tuo nome. Così aspetti una risposta e io reitero brutture, sperando nella loro precisione, tu ti offendi, non per te, per solidale vicinanza a ciò tu creda io parli.
Ritorno sui miei passi, non cerco più la precisione, vagheggio un ambito preciso, una collocazione, tu sei là e quindi sei quel nome, ma tu sei un accidente di percorso e quando lo dico sei già altrove.
Bruttura, mi inciampo su questo termine, ritorno al principio "al principio era il verbo" cerco di dedurre l'intenzione dall'azione e ti do quel nome, niente. Così te lo chiedo il tuo vero nome, ma tu mi dici qualcosa che non ti riconosco e rimango spiazzato, ora il mio nuovo posto ti mette sotto una diversa luce, non sei lo stesso quella che dici di essere, ma nemmeno il turpiloquio di tentativi che io ho fatto finora. Mi sposto in lungo e in largo, non trovo il tuo punto di vista, ti offendo di tentativi velleitari, mi arrendo e ti dico
"Ehi cosa, passami il sale"
Ti sto cercando, ti chiamo per nome, ma tu guardi dietro le spalle e la prima cosa che vedi, credi sia quella il tuo nome. Così aspetti una risposta e io reitero brutture, sperando nella loro precisione, tu ti offendi, non per te, per solidale vicinanza a ciò tu creda io parli.
Ritorno sui miei passi, non cerco più la precisione, vagheggio un ambito preciso, una collocazione, tu sei là e quindi sei quel nome, ma tu sei un accidente di percorso e quando lo dico sei già altrove.
Bruttura, mi inciampo su questo termine, ritorno al principio "al principio era il verbo" cerco di dedurre l'intenzione dall'azione e ti do quel nome, niente. Così te lo chiedo il tuo vero nome, ma tu mi dici qualcosa che non ti riconosco e rimango spiazzato, ora il mio nuovo posto ti mette sotto una diversa luce, non sei lo stesso quella che dici di essere, ma nemmeno il turpiloquio di tentativi che io ho fatto finora. Mi sposto in lungo e in largo, non trovo il tuo punto di vista, ti offendo di tentativi velleitari, mi arrendo e ti dico
"Ehi cosa, passami il sale"
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